Case di Viso (Ponte di Legno)
Distesa dalle catene montuose al lago d'Iseo, la ValleCamonica presenta paesaggi diversi e di notevole fascino agli occhi di chi si appresta a visitare questo ricco territorio. Partendo dal lago con i suoi suggestivi panorami, ci si presentano da subito numerose possibilità di svago a piedi, o in bicicletta per divertirsi o per rilassarsi ai bordi di questo ammaliante specchio di acqua. Risalendo il territorio ci troviamo d'innanzi le montagne che, permeando incantevoli paesaggi, ci regalano panorami mozzafiato, emozioni uniche oltre che, naturalmente, numerose opportunità di svago sia invernali che estive.
Ma tanto c’è da scoprire in questa Valle fatta di arte, storia, cultura e tradizioni, una valle tanto cara ai suoi abitanti che accoglie i turisti con le sue numerose possibilità, regalando quel qualcosa in più che resta impregnato in chi la visita.
Vicolo di Edolo (Vallecamonica)
La ValleCamonica... (o anche Valcamonica e, nei dialetti camuni, Al Camònega, poetico Camunia) è una delle valli più estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 km. Inizia dal Passo del Tonale, a 1883 mslm e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d'Iseo. Ha una superficie di circa 1335 km quadrati e 118.323 abitanti.
È attraversata in tutta la sua lunghezza dall'alto corso del fiume Oglio, che nasce a Ponte di Legno ed ha la sua foce nel Sebino tra Pisogne e Costa Volpino.
La Valle Camonica deriva il suo nome dal latino Vallis Camunnorum, ovvero la Valle dei Camuni (che i romani chiamavano Camunni). La quasi totalità della valle è ricompresa nel territorio amministrativo della Provincia di Brescia, esclusi i comuni di Lovere, Rogno, Costa Volpino e la tributaria Val di Scalve facenti parte della provincia di Bergamo.
È possibile suddividere il territorio della ValleCamonica in tre macro-settori:
1. Bassa Val Camonica: è una zona pianeggiante, ricca di prati e campi, che inizia dalla sponde del Lago d'Iseo e giunge fino alla cresta trasversale di Bienno, a volte indicata come la Soglia di Breno;
2. Media Val Camonica: dalla Soglia di Breno giunge fino ai comuni di Sonico-Edolo. La media valle inferiore si estende da Breno a Sellero, quella superiore inizia dalla stretta gola di Cedegolo sino a Sonico-Edolo;
3. Alta Val Camonica: questo settore della vallata segue la linea Insubrica, con un orientamento est-ovest. Inizia dalla Val di Corteno e prosegue fino al comune di Ponte di Legno, posto in testata. Climaticamente è simile alla media Valtellina.
Innumerevoli sono le opere/strutture che testimoniano gli anni passati ma che ancora sono presenti nei 42 comuni della Vallecamonica e che testimoniano le varie fasi storiche di cui è stata protagonista la Vallecamonica. Esse rappresentano, oltre che un elemento di notevole richiamo per turisti/appassionati, anche e soprattutto un fattore rappresentativo e commemorativo della popolazione valligiana che guarda al passato per proiettarsi al futuro.
Numerose sono le attrattive artistico/culturali degne di nota in Vallecamonica, dai molteplici e svariati musei, ai castelli, alle chiese di straordinaria bellezza all’interno delle quali si possono ammirare affascinanti affreschi opere di pittori di notevole livello.
MUSEI
ARTE RUPESTRE
CASTELLI
Molte sono le strutture che testimoniano una fede innata nella gente camuna dalla preistoria in avanti, già le incisioni rupestri riportano a significati e credenze religiose, vi sono, poi, lenumerose chiese e Pievi degne di visita dislocate in tutto il territorio. A Bienno, ad esempio, si può ammirare l’Eremo dei SS. Pietro e Paolo e la imponente statua di Cristo Re.
Vi è poi la Santa Crucis a Cerveno, capolavoro ligneo settecentesco che rappresenta la passione e la morte di Gesù Cristo resa vivente da una manifestazione che avviene ogni 10 anni messa in scena fedelmente dalla gente del paese. Troviamo poi il convento dell’Annunciata a Piancogno, e lacroce del Papa a Cevo realizzata in onore del Papa Giovanni XXIII posizionata in una zona strategica dalla quale si può osservare tutta la Valle. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che la gente camuna, dagli antenati ad oggi, ha sempre dato particolare importanza alla propria fede e religione
In Vallecamonica si possono trovare prodotti genuini coltivati secondo le antiche tecnichetramandate di generazione in generazione e trasformati in gustosi e saporiti piatti. I sapori della Valle sono ricchi, intensi e per di più basati su prodotti di montagna. Famosi i formaggi come la rosa camuna, il Silter e quelli di origine caprina; c'è poi il salame,e tutti i derivati del maiale, i prodotti da forno, il vino che sta già ottenendo ottimi risultati oltre che importanti riconoscimenti ed il pesce nella zona del lago d’Iseo. Il territorio è anche ricco di castagnetiche in autunno regalano importanti frutti da utilizzare sia in pasticceria creando biscotti, torte e altro, sia proprio in cucina.
Ma la Vallecamonica offre anche miele di vario genere (castagno, millefiori, acacia ecc..), piccoli frutti, erbe officinali, aceto, succhi di mele e liquori per tutti i gusti (liquirizia, caffé, genepì, ecc..) ottenuti grazie alla cura ed alla pazienza della gente del posto che, sia per lavoro sia per passione, ambisce a tramandare i metodi di un tempo per dar modo ai turisti, di sperimentare gusti impareggiabili e unici.
Poter effettuare una vacanza vedendo paesaggi incantevoli, ma rigenerandosi pure non è da poco, e proprio la Vallecamonica offre questa possibilità, se poiaggiungiamo il fatto che nei dintorni c'è tutta la Valle da poter visitare, questo risulta un surplus non indifferente.
Nelle stazioni termali di Boario e Angolo Terme, infatti, conosciute ormai da parecchi anni, è possibile rilassarsi e curarsi immersi in un meraviglioso e verdeggiante parco e circondati da personale altamente specializzato e sempre presente. Le Terme sono adatte a chi dedica parte della propriavacanza alla salute e al corpo attraverso la disintossicazione, la tonificazione e soprattutto il rilassamento, oggi fattore non indifferente per recuperare energia e poter ricominciare la dura e frenetica attività quotidiana.
Rifugio di Lissone
La montagna è appetibile in inverno quanto in estate e può offrire molte occasioni di svago e divertimento. I numerosi e svariati sentieri montani danno la possibilità sia ad esperti che a principianti di vedere ambienti lontano dal consueto, paesaggi di incantevole bellezza dove rilassarsi e rigenerarsi nel silenzio e nella tranquillità della vette camune. Gli itinerari più impegnativi portano ai rifugi situati a quote elevate dove, percepire quella tiepida brezza che soffia insieme al profumo dei gustosi piatti cucinati in modo informale, aiutano a ritrovare ed assaporare un passato ormai lontano.
Vi sono anche sentieri facilmente percorribili grazie alla comprensibile segnaletica ed a cartine appositamente realizzate per aiutare gli appassionati della montagna a raggiungere questi luoghi incantevoli Molte sono le opportunità per praticare svariati tipi di sport: dall’arrampicata, al free climbing, dal deltaplano alla canoa passando per il parapendio e il rafting. Senza dimenticare lo sci ed attività connesse con la neve come lo sleddog e le passeggiate con le ciaspole da praticarsi nei numerosi impianti presenti in Valle.
La maggior traccia lasciata dal passato è sicuramente rappresentata dalle incisioni rupestri distribuite in tutto il territorio valligiano e racchiuse in 8 parchi archeologici di cui uno di importanza mondiale grazie al riconoscimento dell'Unesco come patrimonio dell'umanità, rappresentano un fattore di richiamo per studenti, curiosi, studiosi di tutto il mondo. Questi graffiti sono testimonianza della vita, delle attività degli usi e costumi degli antichi camuni di un esteso arco di tempo da cui possiamo comprendere le varie fasi di evoluzione dell'antenato del popolo valligiano. Ancora oggi vengono analizzati nei dettagli per riuscire ad avvicinarsi il più possibile al significato veritiero che intendevano dare questi uomini del passato. E' curioso vedere come, già così lontano negli anni, si cominciasse a pianificare una vita organizzata con attività, credenze religiose, lotte ecc..
Per restare nell'epoca e poter vivere un'esperienza unica è stato costruito un importante parco a tema: Archepark sito nel comune di Darfo Boario Terme,consiste in ricostruzioni storiche e dettagliate che ha come obiettivo quello di far rivivere il passato in prima persona e di far interiorizzare la storia che ci è appartenuta e sempre ci apparterrà.
Un pò di storia della Vallecamonica...
L'antichissima storia della Valle Camonica inizia con la fine dell'ultima glaciazione, circa 15.000 anni fa, quando il ghiacciaio, sciogliendosi, crea la vallata.
Il ghiacciaio che scavò la valle era lungo 90 km e spesso qualche centinaio di metri.
Gli abitanti, che avevano iniziato a visitare la vallata già nell'epipaleolitico, si stanziarono a partire dal neolitico. Essi erano gli antichi Camuni, popolo di origine incerta, famoso per le incisioni rupestri. Sebbene si sappia poco della sua società, questo popolo ci ha lasciato oltre 300.000 petroglifi, che fanno della Valle Camonica il maggior centro d'arte rupestre in Europa.
Verso la fine del I secolo a.C. la Valle Camonica è annessa all'Impero Romano e viene fondata la città di Cividate Camuno, dotata di terme, teatro ed anfiteatro e di un santuario di Minerva, tra i più grandi delle Alpi.
Durante il medioevo nella zona sono frequenti gli scontri tra i guelfi e ghibellini camuni, i primi dalla parte del Vescovo di Brescia e del papato, i secondi dell'imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 1287 i camuni si ribellarono alle ingerenze di Brescia ed i Visconti di Milano, chiamati da entrambe le parti come arbitri, estesero nel corso del XIV secolo il loro controllo all'intera area.
Mulino di Bienno
Venezia e Milano si contenderanno a lungo, durante la prima parte del XV secolo, la Valle Camonica, che infine passerà sotto il controllo della Serenissima fino al 1797. In questo lungo periodo, conosciuto come la Pax Veneta, la popolazione civile si dedicò al commercio, soprattutto del ferro, e si governò in modo quasi autonomo con una Comunità di Valle Camonica, organo politico espressione delle vicinie locali.
Il XIX secolo è un periodo molto complesso in cui la zona passerà prima sotto il controllo francese e poi sotto quello dell'impero austroungarico del regno Lombardo-Veneto. Solo a fine '800 la Valle Camonica venne annessa al Regno d'Italia.
Nel 1914 vi è lo scoppio della prima guerra mondiale: in Valle essa è combattuta sulla linea di confine posta lungo il Gruppo dell'Adamello. Essa è conosciuta come Guerra Bianca in Adamello.
Nel 1955 viene creato dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane a Capo di Ponte.
Il ferro e la pietra e le loro conseguenti lavorazioni sono stati per anni fonte economica fondamentale per tutta la Vallecamonica ed ancora oggi numerose persone, sia per lavoro che per passione, insegnano queste tradizioni alle generazioni attuali per evitare che si perdano preziosi saperi che compongono il patrimonio immateriale della comunità. A Bienno vi è la fucina dove, manipolando il ferro fuso grazie ad un mulino azionato dall’acqua, si ottengono oggetti e complementi d’arredo di una particolarità unica. Ma tradizione è questo ed altro in Vallecamonica: sono le svariate credenze, usi e costumi materiali ed immateriali che ancora oggi sono insite nella gentedei piccoli e grandi comuni valligiani ognuno, nel suo piccolo, con una propria storia ed una propria ricchezza.
Valle Camonica Paese Albergo - P.IVA 01851600989
sede di Borno: 0364.41254 - info@vallecamonicapaesealbergo.com